sabato 21 gennaio 2012

Autodefinizione




Un'intervista… Geniale, non vedo l'ora! 
Si ma se la prima domanda è: "descriviti" la risposta non può che essere "in che senso?". 
Quello che penso è che ognuno di noi è multisfaccettato, a seconda delle prospettive possiamo apparire in un modo piuttosto che in un altro e forse la prospettiva più difficile da cui partire è proprio quella che dall'interno guarda all'esterno.
Sicuramente il sapersi decentrare e guardarsi dall'esterno è una virtù ma è altrettanto certo che questa qualità non mi appartiene. Che dire, ci lavorerò su! La vita è una scuola no? E allora prendiamo carta e penna e mettiamoci al lavoro.
Da cosa si comincia? Ah sì da quello che possono vedere tutti, dall'esteriore ma anche per questo ci vuole oggettività. 
E allora pronti via, ma dopo poco mi vengono in mente le lezioni di italiano e finisco in un turbinio pirandelliano: uno nessuno o centomila? 
Una consolazione c'è: almeno il mio naso non è storto come quello del povero Vitangelo Moscarda.

E voi come siete messi?

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